Il criptorchidismo è la mancata discesa del testicolo nel sacco scrotale che interessa generalmente uno solo dei due testicoli, raramente entrambi. Si tratta di un disturbo che colpisce una notevole percentuale di bambini, circa il 20-30%, e richiede un intervento medico per la risoluzione.
Cos’è il Criptorchidismo
Il testicolo non si forma all’interno dello scroto, la sacca posizionato sotto il pene, ma si forma nel corpo del bambino e gradualmente inizia la sua discesa che si conclude per gradi verso il nono mese di gravidanza.
Il testicolo si forma appena sopra al rene e nel sesto mese inizia la sua discesa. Tra il 6° e il 7° mese arriva nel canale inguinale e solo tra l’8° e il 9° mese giunge nello scroto.
Questo avviene nella maggior parte dei casi ma il testicolo può ritardare il completamento della sua discesa anche dopo la nascita del bambino e si ritiene normale, fisiologico un ritardo fino all’anno di vita, dopo il quale occorre in qualche modo indurre il completamento della discesa, evidentemente ostacolata da qualcosa. Solo in questa circostanza si parla di Criptorchidismo.
Le cause del Criptorchidismo
Il mondo scientifico ancora non ha ben chiare le cause di questo disturbo ma quello che è stato accertato è che esiste una certa componente ereditaria: tra i casi diagnosticati nei bambini, si è riscontrato un analogo problema nel padre nel 15% dei casi che è ben più che una mera coincidenza.
Tra le possibili cause possono essere considerate un’ernia inguinale che impedisce la discesa del testicolo e anche fattori ormonali quali una carenza di Gonadotropine e di androgeni, ovvero gli ormoni maschili che hanno anche la funzione di agevolare il processo di discesa del testicolo.
Come si diagnostica
Fino all’anno di età del bambino non c’è nessuna preoccupazione se il testicolo non è ancora disceso nello scroto ma dopo è necessario procedere ad accertare i motivi per cui questo non è avvenuto. La prima azione da parte del medico è la constatazione della mancata discesa, attraverso una semplice palpazione.
Se la sede del testicolo è particolarmente alta, allora si rende necessario eseguire un’ecografia che permette di osservare gli organi interni e spesso di scoprire il motivo del criptorchidismo.
Attraverso una risonanza magnetica, che però spesso non è così necessaria, si possono avere immagini molto più dettagliate degli organi; questa indagine diagnostica si rende opportuna qualora l’ecografia non dimostri alcuna causa.
Altro modo diagnostico è una laparoscopia, un’indagine mini invasiva che consiste nell’introduzione di una sonda attraverso una piccola incisione in modo che il medico possa vedere direttamente le strutture anatomiche e individuare le cause.
Attraverso questi mezzi diagnostici si potrà verificare, ad esempio, che non sia presente un’ectopia testicolare, cioè un anomalo posizionamento del testicolo che impedisce la discesa oppure un falso criptorchidismo, cioè la presenza di testicolo mobile o retrattile.
In questo caso, di fatto, il testicolo è normalmente disceso nello scroto ma tende a fuoriuscirne, dando l’impressione che non vi sia mai disceso. Da accertare anche che la mancata discesa non dipenda da anorchia, ovvero la mancata formazione del testicolo stesso che, non essendoci, certamente non potrà mai discendere.
La cura del criptorchidismo
Spesso il criptorchidismo viene risolto con un semplice piccolo intervento chirurgico attraverso il quale vengono rimosse le cause del problema. Si esegue normalmente in day surgery, ovvero con il ricovero e dimissione in giornata oppure un breve ricovero che, in genere non supera una sola notte.
Il medico potrà anche decidere di intervenire con una cura ormonale, inducendo la discesa del testicolo con la somministrazione di Gonadotropina corionica umana la quale stimola la produzione di testosterone.
Il testicolo è particolarmente sensibile alla temperatura, per cui l’eccessiva permanenza in sede anomala potrebbe provocare danni che si ripercuoteranno anche sulla futura fertilità. Per questo motivo è necessario intervenire il più tempestivamente possibile ad evitare che la maggiore temperatura inguinale possa provocare danni.